Amministratore di condominio «truffaldino»: ecco come difendersi
E recente la seconda condanna di un amministratore di condominio di Trento, tale Arcese Massimo, che, a seguito di indagini svolte dalla Guardia di Finanza, avrebbe sottratto alle casse dei condomini che amministrata una somma pari a 300 mila euro mascherando gli ammanchi mediante lo spostamento di denaro da un condominio all’altro.
Da amministratrice di condominio leggere sui quotidiani tali avvenimenti fa accapponare la pelle, e sempre da amministratrice di condominio posso dare dei consigli affinché fatti del genere non accadano.
Innanzitutto va definito bene che cos’è un bilancio e quali sono i modi per verificarlo in quanto le “furbate”, oltre ad interessare il conto corrente del condominio, investono anche la documentazione contabile.
Tutti sappiamo che un bilancio è l’elenco delle entrate e delle uscite.
Nel condominio le entrate sono date dalle rate pagate dai condomini, le uscite sono i pagamenti delle utenze (luce, acqua, gas metano), il pagamento delle ditte che si occupano delle manutenzioni (caldaia centralizzata, raffrescamento, verde condominiale, ascensore, pulizia scale, dispositivi antincendio quali estintori).
Ogni uscita è legata ad un contratto firmato dall’amministratore pro tempore e dal soggetto che eroga la fornitura (es Dolomiti energia) o che presta un servizio (es gestione e manutenzione della caldaia, manutenzione degli estintori, ecc).
A parte i pagamenti delle forniture di luce, acqua e gas metano, che sono bimestrali, gli altri sono di norma semestrali, o meglio le fatture sono emesse ogni sei mesi, ad eccezione solo della la pulizia delle scale che di solito ha una fattura mensile.
Per capire bene quanto detto facciamo un esempio.
Immaginiamo un condominio con 2 ingressi, ognuno con vano scala e ascensore.
Un impianto di riscaldamento e acqua calda centralizzati. Un piano interrato con i garage condominiali.
Analizzando i contratti avremo minimo 2 contratti per la fornitura dell’energia elettrica (1 per ogni ingresso/civico), 1 contratto per il gas metano, 1 contratto per l’acqua, 1 contratto per la gestione e la manutenzione della caldaia, 2 contratti per la manutenzione degli ascensori, 1 contratto per la pulizia delle scale, 1 contratto per la manutenzione dei dispositivi antincendio.
A parte il pagamento delle utenze che avviene mediante fattura emessa ogni bimestre dalla società erogatrice, con addebito diretto sul conto corrente del condominio, il resto, e cioè tutti i servizi di manutenzione, sono, come detto di competenza semestrale.
Quindi come si fa a verificare un bilancio?
È semplice, si controllano tutti i contratti per capire se il pagamento è previsto mensile, bimestrale, semestrale o altro.
Oltre a verificare la periodicità dei pagamenti si verifica il nominativo della ditta o dell’artigiano che si occupa delle manutenzioni e delle pulizie.
Fatto questo si controllano le fatture, e quindi che ci siano le fatture bimestrali delle utenze e le fatture dei vari appaltatori.
Appurato che tutte le fatture sono presenti e che riportano la periodicità di emissione (mensile, semestrale o altro) si controllano i pagamenti sull’estratto conto, in modo da accertare che tutte le utenze e tutti gli appaltatori siano stati pagati.
Va verificato anche che l’amministratore abbia pagato, sempre mediante il conto corrente del condominio, la ritenuta d’acconto del 4% riportata su ogni fattura emessa da qualsiasi soggetto che abbia la partita iva (manutenzioni e pulizia scale).